Previsioni di crescita per l’eurozona riviste al rialzo e PIL giapponese superiore alle attese
Fatti salienti
Stando alla Commissione europea, l’economia dell’eurozona dovrebbe crescere a un ritmo più rapido di quanto inizialmente anticipato, sostenuta dal calo dei prezzi energetici, dalle minori pressioni sulle supply chain e da un solido mercato del lavoro. Bruxelles ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita per la regione all’1,1% quest’anno e all’1,6% il prossimo, dallo 0,9% e 1,5% di febbraio. Tuttavia, ha anche alzato le stime sull’inflazione al 5,8% per quest’anno e al 2,8% per il prossimo, a fronte rispettivamente del 5,6% e 2,5%. I dati ufficiali hanno confermato che ad aprile l’inflazione annuale dell’eurozona ha lievemente accelerato al 7,0% rispetto al 6,9% del mese precedente, mentre la componente core, esclusi energia, generi alimentari, alcol e tabacco, è diminuita dal 5,7% al 5,6%.
Notizie dal mondo
La crescita superiore alle attese del PIL giapponese nel primo trimestre (T1) ha rafforzato le speranze di una ripresa sostenuta, con un’espansione dell’1,6% su base annua. Tale dinamica riflette probabilmente la robusta domanda post-pandemia, anche se sulle prospettive potrebbe ancora pesare un potenziale rallentamento globale. Ad aprile le esportazioni giapponesi hanno esibito l’aumento meno significativo da oltre due anni, incrementandosi del 2,6% rispetto a un anno prima dopo il +4,3% di marzo, mentre l’inflazione core, esclusi gli alimenti freschi e l’energia, si è attestata al 3,4% su base annua ad aprile rispetto al 3,1% di marzo. Spostandoci in Cina, ad aprile le vendite al dettaglio sono salite del 18,4% su base annua e la produzione industriale ha messo a segno un balzo del 5,6%. Tuttavia, entrambe hanno deluso le aspettative del mercato, sollevando timori per la ripresa della seconda economia mondiale.
Il numero sotto i riflettori: 66%
Secondo una nuova ricerca dell’Organizzazione meteorologica mondiale, vi è il 66% di probabilità che le temperature globali superino la soglia di +1,5°C per almeno un anno tra oggi e il 2027. Inoltre, il mondo potrebbe registrare temperature annuali record nei prossimi cinque anni, a causa delle crescenti emissioni di gas serra e di un evento naturale di “El Niño”. In questo caso, le possibilità si attestano al 98%. L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C sopra i livelli preindustriali è diventato un punto centrale dell’agenda climatica mondiale. Se tale limite venisse superato, gli effetti del cambiamento climatico saranno amplificati con fenomeni meteorologici più estremi.
La parola della settimana: Tetto del debito
Il debito federale massimo consentito negli Stati Uniti. Istituito per la prima volta nel 1917, è stato regolarmente innalzato per consentire al Paese di saldare i propri conti evitando un default del debito potenzialmente dannoso. Quest’anno la cosiddetta data X, quando il governo esaurirà la sua capacità di cassa e finanziamento, dovrebbe cadere relativamente presto a causa di entrate fiscali inferiori alle attese. Per aumentare il tetto, pari attualmente a $ 31,4 mila miliardi, il governo necessita dell’approvazione del Congresso e negli ultimi decenni si è assistito ad accesi dibattiti politici su tale questione. La scorsa settimana i commenti del presidente Joe Biden e dell’opposizione repubblicana hanno fatto circolare ottimismo riguardo a un potenziale accordo.
Prossimamente
Lunedì giungerà un indicatore preliminare sulla fiducia dei consumatori nell’eurozona; il dato di aprile ha toccato un massimo da febbraio 2022. Martedì saranno svelati i Flash PMI di Giappone, Australia, eurozona, Stati Uniti e Regno Unito. Quest’ultimo Paese annuncerà mercoledì le cifre aggiornate dell’inflazione e, lo stesso giorno, sarà anche pubblicato il verbale della riunione di questo mese tenuta dal Federal Open Market Committee statunitense. Giovedì è in programma la seconda stima sulla crescita del PIL statunitense per il T1: secondo una stima iniziale, la maggiore economia al mondo è cresciuta a un tasso annuo dell’1,1%, in calo rispetto al 2,6% del trimestre precedente. Venerdì verranno comunicate negli Stati Uniti le statistiche sul reddito e sulla spesa personale per il mese di aprile.
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