Ciclo rialzista negli Stati Uniti “meno certo”; l’economia tedesca scivola in recessione
Fatti salienti
I funzionari della Federal Reserve (Fed) statunitense erano “meno certi” della necessità di un ulteriore inasprimento, stando al verbale dell’ultima riunione in cui hanno votato all’unanimità un aumento dei tassi di 25 punti base. Alcuni esponenti della Fed hanno addirittura osservato che la stretta monetaria stava già “iniziando a produrre gli effetti desiderati”. Hanno però tenuto a sottolineare che non erano stati esclusi altri innalzamenti. Gli economisti della Fed hanno inoltre ribadito le attese di una lieve recessione più avanti nell’anno. Nel frattempo, la crescita del PIL americano per il primo trimestre (T1) è stata rivista al rialzo all’1,3% annuo rispetto alla precedente stima dell’1,1%, in ogni caso l’espansione più debole dal T2 2022 e in calo rispetto al 2,6% dello scorso trimestre.
Notizie dal mondo
La Germania è scivolata in recessione nel T1: la quarta economia mondiale si è contratta dello 0,3% dopo il -0,5% fatto segnare negli ultimi tre mesi del 2022. La stima iniziale di una crescita nulla del PIL è stata abbassata e i dati hanno segnalato notevoli flessioni per i consumi delle famiglie e la spesa pubblica. L’equilibrio tra la lotta all’inflazione e la protezione della crescita è un dilemma costante per la Banca centrale europea (BCE), che la scorsa settimana ha celebrato il suo 25° anniversario. Alcuni funzionari della BCE hanno dichiarato di aspettarsi ulteriori aumenti dei tassi prima della fine dell’estate. Su un altro fronte, il Fondo monetario internazionale ha alzato le previsioni di crescita per il Regno Unito e non anticipa più una recessione nel corso di quest’anno.
Il numero sotto i riflettori: € 23 miliardi
Il Ministro delle Finanze francese ha affermato che i nuovi crediti d’imposta introdotti nel Paese dovrebbero generare circa € 23 miliardi di investimenti verdi privati e 40.000 posti di lavoro tra oggi e il 2030. I crediti saranno applicati agli investimenti delle imprese nell’energia eolica e solare, nelle pompe di calore e nelle batterie, per contribuire a finanziare la decarbonizzazione del settore industriale francese e indurre le società a investire nelle tecnologie verdi. Il piano è in parte considerato una risposta all’Inflation Reduction Act statunitense. La scorsa settimana la Francia ha inoltre vietato i voli nazionali a corto raggio qualora sia disponibile un’alternativa in treno con una durata pari o inferiore a 2,5 ore, nel tentativo di ridurre le emissioni di carbonio.
La parola della settimana: Science Based Targets Network (Rete di obiettivi basati sulla scienza)
Un’alleanza di oltre 60 organizzazioni non governative, associazioni imprenditoriali e società di consulenza leader a livello globale, che collaborano per definire obiettivi basati sulla scienza e finalizzati alla creazione di sistemi economici con effetti positivi sulla natura. La Science Based Targets Network ha pubblicato un nuovo quadro di riferimento per aiutare le società a valutare il loro impatto sulla natura, che consente di misurare, tra i vari, i loro contributi alla perdita di suolo, all’inquinamento delle acque dolci e al deterioramento della biodiversità. Integrando gli obiettivi climatici esistenti, tale quadro potrebbe rappresentare un significativo passo in avanti nel reporting ambientale delle imprese. Nell’ambito del progetto pilota, 17 società presenteranno entro la fine dell’anno i dati relativi al loro impatto sulla natura, con gli obiettivi che saranno fissati di conseguenza.
Prossimamente
Martedì il Giappone svelerà le cifre aggiornate della disoccupazione, mentre nell’eurozona giungerà una raffica di indicatori, tra cui gli ultimi indici del sentiment economico, industriale e dei servizi. La crescita del PIL indiano per il T1 sarà pubblicata mercoledì: l’economia nazionale ha esibito un’espansione del 4,4% su base annua nei tre mesi fino a dicembre 2022, in declino rispetto al 6,3% del trimestre precedente. Giovedì sono in programma nell’eurozona le più recenti statistiche sulla disoccupazione e un aggiornamento flash sull’inflazione: ad aprile l’incremento dei prezzi è stato confermato al 7%, in leggera ascesa rispetto al minimo da 13 mesi raggiunto a marzo (6,9%). I dati sull’occupazione statunitense per il mese di maggio saranno resi noti venerdì.
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