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Secondo la Fed i tassi d’interesse potrebbero aumentare ancora; il PIL giapponese supera le aspettative

  • 21 Agosto 2023 (3 min di lettura)

Fatti salienti

I funzionari della Federal Reserve (Fed) erano divisi su un ulteriore rialzo dei tassi a luglio, come è emerso dal verbale dell’ultima riunione della banca centrale statunitense. Pur avendo votato all’unanimità per un incremento di 25 punti base, tra il 5,25% e il 5,50%, durante la riunione alcuni membri del Federal Open Market Committee, organismo responsabile di fissare i tassi d’interesse, avrebbero preferito mantenere lo status quo, mentre valutavano l’impatto della stretta monetaria, che “potrebbe portare a un rallentamento dell’economia più marcato del previsto”. La maggior parte dei membri, tuttavia, intravedeva “significativi” rischi di aumento dell’inflazione, che “potrebbero richiedere un nuovo inasprimento”. Il potenziale di altri rialzi ha contribuito a trainare i rendimenti dei titoli di Stato su massimi pluriennali.

 

Notizie dal mondo

La banca centrale cinese ha compiuto un ulteriore sforzo per sostenere la sua traballante economia, abbassando i tassi di riferimento per la seconda volta in tre mesi. La Banca popolare cinese ha inaspettatamente ridotto di 15 punti base, al 2,50%, i costi di finanziamento per alcune istituzioni finanziarie su prestiti a medio termine con scadenza annuale per 401 miliardi di yuan ($ 55 miliardi), il taglio più consistente dal 2020. I dati inferiori alle attese hanno certificato il rallentamento della crescita nazionale: a luglio la produzione industriale si è ampliata del 3,7% rispetto a un anno prima, in calo dal +4,4% di giugno. Le vendite al dettaglio sono salite del 2,5%, il ritmo più lento da dicembre, dopo l’ascesa del 3,1% osservata nel mese precedente.

 

Il numero sotto i riflettori: 6,0%

Stando a una stima preliminare, nel periodo aprile-giugno l’economia giapponese è cresciuta per il terzo trimestre consecutivo. La terza economia mondiale ha registrato un’espansione migliore del previsto, con un PIL che esibisce un tasso annualizzato del +6,0%, superiore al +3,7% rivisto del primo trimestre (T1). Il ritmo di crescita si traduce in un guadagno trimestrale dell’1,5% ed è ascrivibile alle più solide esportazioni, che si sono incrementate del 3,2% rispetto al trimestre precedente, grazie soprattutto alle maggiori spedizioni di automobili, mentre il turismo in entrata ha sostenuto i servizi. Altrove è stato confermato che l’inflazione annuale dell’eurozona è scesa dal 5,5% di giugno al 5,3% di luglio.

 

La parola della settimana: Debt-for-nature swap

Un accordo in cui una parte del debito di un Paese viene sostituita da prestiti più economici concessi da una banca o un investitore per ridurre il costo del rimborso e finanziare la conservazione. Il Gabon, nazione dell’Africa centrale nota per la sua biodiversità, ha rifinanziato $ 500 milioni del suo debito estero, liberando $ 163 milioni per supportare l’espansione delle aree costiere protette e limitare il fenomeno illegale della pesca eccessiva. Si tratta del primo accordo di questo tipo nell’Africa continentale e giunge dopo che l’Ecuador ha riacquistato a maggio $ 1,6 miliardi del suo debito, destinando $ 18 milioni all’anno alla salvaguardia delle isole Galapagos. Alcuni critici sostengono però che siano necessarie soluzioni più complete per finanziare la conservazione.

 

Prossimamente

Questa settimana si terranno due incontri importanti dal punto di vista politico ed economico. Il gruppo BRICS delle principali economie emergenti, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, terrà il suo 15° vertice da martedì a giovedì. Le discussioni dovrebbero vertere su un eventuale ampliamento dei membri, per consentire l’adesione di altri Paesi. Inoltre, da giovedì a sabato è in programma l’annuale simposio economico della Fed a Jackson Hole, che potrebbe fare chiarezza sul potenziale impatto dei tassi più alti sull’economia statunitense. Riguardo ai dati economici, mercoledì verranno pubblicati i Flash PMI di agosto per Giappone, eurozona, Regno Unito e Stati Uniti. Venerdì la Germania svelerà la stima definitiva sul PIL del T2.

 

Ulteriori approfondimenti e considerazioni sono disponibili sul sito di AXA IM Investment Institute

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