Azionario europeo: prosegue il rialzo, cauto ottimismo
Introduzione
Novembre non ha interrotto la serie di cinque mesi consecutivi di modesti rialzi dei mercati azionari europei. Diversi elementi positivi hanno sostenuto l’ottimismo degli investitori. Innanzitutto, la sospensione delle attività governative negli Stati Uniti è stata risolta dopo più di 43 giorni, il più lungo shutdown della storia del Paese. Inoltre, anche se resta prudenza dopo diversi falsi segnali di speranza, la conferma di un incontro tra una delegazione americana e il Cremlino, insieme all’elaborazione di un piano di pace in 19 punti, lascia intravedere una possibile fine del conflitto in Ucraina, iniziato dalla Russia nel febbraio 2022.
Brillano ancora i bancari, soffrono difesa e tecnologia
Nel corso del mese, l'indice DJ Eurostoxx con dividendi reinvestiti è cresciuto dello 0,35% con performance settoriali molto contrastanti. Sul fronte positivo, le banche hanno mostrato la performance migliore, trainate dal miglioramento atteso dei margini d’interesse grazie alla stabilizzazione dei tassi.
Al contrario, due settori hanno sofferto molto più degli altri: gli industriali, in particolare la difesa a causa delle speranze di pace in Ucraina, e la tecnologia che subisce prese di profitto mentre il dubbio si insinua sulla redditività futura dei giganteschi programmi di investimento annunciati negli ultimi trimestri dagli ‘hyperscaler’.
A Piazza Affari il quadro appare molto simile. L'indice FTSE Italia All-Share con dividendi reinvestiti è salito dell'1,29%, mentre l'indice FTSE Italia STAR (che aveva sovraperformato a ottobre guadagnando il 2,1%), ha messo a segno un calo dell'1,79%. A livello settoriale, come nelle altre piazze finanziarie europee, anche a Milano le performance sono state molto contrastanti, con i finanziari in rialzo e difesa e tecnologia penalizzate. Il titolo Technoprobe ha messo a segno un rally del 34% dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali superiori alle aspettative e l'annuncio di un investimento per raddoppiare le capacità produttive.
I tassi in calo dovrebbero sostenere i mercati
Avvicinandosi alla fine dell'anno, i mercati azionari potrebbero rimanere ben orientati, sostenuti dal taglio dei tassi della Federal Reserve (Fed) ma soprattutto dalla prospettiva di un allentamento ancora più marcato con la nomina di un presidente della Fed più allineato con le intenzioni di allentamento monetario del presidente americano Donald Trump. Se da una parte la valutazione delle azioni americane continua a suscitare dubbi, dall’altra la resilienza della crescita economica americana – grazie principalmente agli investimenti legati all'Intelligenza Artificiale – e l'accelerazione prevista della crescita in Europa sotto l'effetto dell'attuazione del piano tedesco contribuiscono a mantenere una visione costruttiva per i mercati azionari.
Tuttavia, ci sembra ancora opportuno mantenere un posizionamento equilibrato nelle nostre esposizioni e concentrarci sui fondamentali delle società, privilegiando quelle che offrono una buona visibilità sui loro risultati. Rimaniamo fedeli alla nostra strategia di investimento, che privilegia le aziende che combinano la capacità di adeguare i prezzi, la visibilità e/o le prospettive di crescita attraverso l'esposizione a temi di lungo termine e una solida struttura finanziaria.
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