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Revisione al rialzo del PIL USA; dai verbali della BCE emergono i timori per l'inflazione in un contesto di deprezzamento dell'euro

  • 26 Agosto 2022 (5 min di lettura)

Fatti salienti

L'economia statunitense ha subito una contrazione inferiore a quanto inizialmente stimato nel secondo trimestre (T2), in calo dello 0,6% rispetto allo 0,9% previsto. Spesa al consumo e investimenti privati nelle scorte sono stati rivisti al rialzo, ma i dati hanno confermato due trimestri consecutivi di contrazione, una cosiddetta recessione tecnica. Inoltre, l'indice Flash PMI degli Stati Uniti è sceso al minimo degli ultimi 27 mesi ad agosto (45 punti rispetto ai 47,7 di luglio), a causa del rallentamento dell'attività economica. Di recente, il Presidente Joe Biden ha tuttavia respinto l'affermazione secondo cui l'economia statunitense sarebbe in recessione, sostenendo la presenza di segnali di progresso.

 

Notizie dal mondo

L'inflazione alle stelle, il rallentamento dell'attività economica e le strozzature sul fronte dell'offerta dovute alla crisi ucraina "offuscano significativamente le prospettive per la seconda metà del 2022 e il periodo successivo", stando ai verbali dell'ultima riunione della Banca centrale europea (BCE). Tuttavia, la riapertura dell'economia dopo i lockdown imposti per contenere il COVID-19 e la solidità del mercato del lavoro rappresentano fattori positivi. La BCE ha alzato i tassi di 50 punti base (pb) a luglio, anche se alcuni membri del comitato per la politica monetaria avrebbero preferito un aumento di 25 pb "dati i rischi di recessione incombenti". C'è il rischio che il deprezzamento dell'euro possa far salire l'inflazione: la scorsa settimana la moneta unica è scesa ai minimi degli ultimi 20 anni nel cambio con il dollaro USA prima di riguadagnare un po' di terreno.

 

Il numero sotto i riflettori: 100%

La borsa valori di maggiori dimensioni in Cina ha inasprito le regole sui green bond nel tentativo di ridurre il fenomeno del greenwashing e aumentare la fiducia degli investitori rispetto alla loro credibilità. Stando a quanto riportato, la borsa valori di Shanghai richiederà che il 100% dei proventi dei green bond sia destinato a progetti verdi – rispetto alla precedente soglia del 70%. La decisione è in linea con i nuovi China Green Bond Principles che l'autorità di regolamentazione dei titoli del Paese ha lanciato alla fine di luglio. Lo scorso anno sono stati emessi circa 109,5 miliardi di dollari di green bond cinesi, ma solo il 60% circa è stato allineato agli standard globali dei green bond, secondo la Climate Bonds Initiative.

 

La parola della settimana: OPEC+

Un'alleanza di nazioni produttrici di greggio e un'estensione dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC). Rappresentando oltre il 90% delle riserve mondiali accertate di petrolio, l'OPEC+ coordina le politiche petrolifere dei Paesi aderenti e mira a mantenere la stabilità dei mercati petroliferi globali. Le quotazioni petrolifere hanno subito un'impennata di quasi il 4% lo scorso martedì, dopo che il ministro dell'energia dell'Arabia Saudita aveva lasciato intendere che l'OPEC+ avrebbe potuto tagliare la produzione per sostenere i prezzi; nel corso della settimana le quotazioni petrolifere sono però tornate a scendere, a causa dei timori per gli effetti sulla domanda dell'aumento dei tassi d'interesse statunitensi.

 

Prossimamente

Martedì è attesa la pubblicazione di una serie di indicatori dell’eurozona, tra cui il sentiment economico, industriale e dei servizi di agosto e il dato finale relativo alla fiducia dei consumatori del mese. Mercoledì è in programma il dato flash sull'inflazione di agosto del blocco, mentre lo stesso giorno saranno pubblicati anche i dati sulla crescita economica del secondo trimestre di India e Canada. Giovedì si proseguirà con i PMI di Cina, Giappone, eurozona, Canada e Stati Uniti, oltre che con i dati sulla disoccupazione dell'eurozona per il mese di luglio. Infine, venerdì giungeranno le più recenti statistiche sull'occupazione negli Stati Uniti.  

Ulteriori approfondimenti e considerazioni sono disponibili sul sito di AXA IM Investment Institute.

 

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