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Outlook Annuale

Mercati obbligazionari: perché la flessibilità sarà fondamentale

Introduzione

I rendimenti obbligazionari sono stati in gran parte positivi nel 2025, anche se l'asset class dovrà affrontare potenziali difficoltà nel prossimo anno
Vi è molta incertezza sulla politica monetaria, sull'inflazione e sulla crescita; pertanto, sarà essenziale un approccio flessibile all'investimento obbligazionario
Continuiamo a ravvisare potenziali opportunità d'investimento in un'ampia gamma di settori e industrie

Nonostante non siano mancate sfide e ostacoli, i rendimenti delle asset class obbligazionarie sono stati ampiamente positivi nel 2025, con i livelli di reddito che hanno contribuito in misura significativa.

Tuttavia, con l'inizio del prossimo anno, i mercati dovranno affrontare una crescita economica potenzialmente più lenta, insieme a interrogativi sulla direzione della politica monetaria e dell'inflazione, poiché l'incertezza sulla politica commerciale continuerà ad essere un tema dominante.

Ciò che è certo è che gli investitori dovranno essere più flessibili nel loro approccio d'investimento in futuro: la flessibilità sarà fondamentale per affrontare l'imprevedibilità del mercato.

Tre esperti del reddito fisso condividono le loro view su cosa aspettarsi dai mercati nel 2026.


A cura di BNP Paribas Asset Management. James McAlevey, Head of Global Aggregate and Absolute Return.

Negli ultimi anni gli investitori hanno dovuto affrontare una serie di sfide: incertezza geopolitica, reset delle banche centrali e, più di recente, una serie di dazi commerciali statunitensi.

Tuttavia, ci troviamo in un contesto molto diverso rispetto al periodo di ricalibrazione dei tassi d'interesse del 2022-2024 e questo contesto continua a evolversi a un ritmo sostenuto. Molte banche centrali stanno tagliando i tassi d'interesse - buone notizie per le strategie obbligazionarie tradizionali - ma l'incertezza di fondo rimane.

La profondità e la rapidità dei futuri tagli dei tassi d'interesse rimangono in discussione. L'inflazione si sta rivelando più ostinata del previsto in molte economie e le politiche tariffarie statunitensi potrebbero spingere i prezzi al rialzo nel 2026. Potremmo stare entrando in una nuova era di inflazione strutturalmente più elevata, il che significa che i tassi d'interesse potrebbero non scendere così tanto nel ciclo attuale come molti sperano. Ciò, unitamente a prospettive di crescita economica più deboli, pone le banche centrali in una posizione difficile.

E mentre il reddito fisso è diventato molto più interessante ora che i rendimenti sono aumentati rispetto ai livelli estremamente bassi di cinque anni fa, le prospettive sono tutt'altro che semplici.  Ma andando verso il 2026, è sempre più certo che sarà fondamentale avere un approccio all'investimento obbligazionario  flessibile, diversificato e dinamico.

Sebbene i mercati possano sempre essere turbolenti, la volatilità offre opportunità, e in questo momento ravvisiamo un potenziale d'investimento nei mercati obbligazionari globali. Ad esempio, la tendenza a un indebolimento del dollaro USA è particolarmente favorevole per alcuni emittenti dell'universo dei mercati emergenti locali, dove rendimenti relativamente elevati offrono una remunerazione commisurata al rischio associato. Nei mercati sviluppati, le obbligazioni ipotecarie garantite da agenzie statunitensi offre attualmente un aumento del rendimento rispetto al debito societario investment grade statunitense con un rischio di credito più basso.

Guardando avanti, date le complicazioni legate al commercio transfrontaliero, insieme agli elevati livelli di debito pubblico - oltre alle persistenti tensioni geopolitiche, sembra logico che gli investitori richiedano una remunerazione aggiuntiva per detenere titoli di Stato a più lunga scadenza. Ciò significherebbe curve dei rendimenti più ripide. La natura priva di vincoli della nostra gamma absolute return ci consente di posizionare i portafogli per beneficiare dell'irripidimento delle curve dei rendimenti: un altro esempio dei vantaggi di essere in grado di sovrappesare e sottopesare gli attivi a reddito fisso.

Questa incertezza economica continua a offuscare le prospettive del mercato del reddito fisso. Fondamentalmente, riteniamo che permangano rischi significativi per gli investitori che perseguono strategie obbligazionarie tradizionali, meno flessibili. L'aumento della volatilità ha ampliato il divario tra le aree con le migliori e le peggiori performance dell'universo del reddito fisso. Nell'attuale contesto economico mutevole e incerto, che senza dubbio si riverserà nel 2026, un approccio globale e flessibile sarà essenziale come sempre.


A cura di AXA IM. Boutaina Deixonne, Head of Euro Investment Grade and High Yield Credit.

I mercati europei sono stati tutt'altro che immuni ai numerosi picchi di volatilità degli ultimi anni, ma nonostante un contesto difficile, le imprese sono state in grado di adattarsi - persino di prosperare.

Tuttavia, con l'approssimarsi del 2026, ci sono alcune questioni da considerare: le due più importanti sono un possibile indebolimento della crescita del PIL e le eventuali implicazioni per la politica monetaria.

Le banche centrali potrebbero probabilmente continuare a tagliare i tassi d'interesse e l'inflazione potrebbe tendere a scendere, ma potrebbe comunque essere ancora un periodo difficile, soprattutto considerando il potenziale impatto dei dazi commerciali statunitensi. Gli investitori dovranno adottare un approccio flessibile e privo di vincoli e adottare strategie che mirano ad aiutarli a gestire lo spread di credito e il rischio di duration.

Nonostante le numerose difficoltà - già presenti o potenzialmente all'orizzonte - vediamo numerose opportunità in un'ampia gamma di settori, tra cui quelli più difensivi come utility e telecomunicazioni, nonché il settore immobiliare, che gode di proiezioni di crescita dei canoni di locazione che battono l'inflazione.

Questi settori rimangono robusti e tendono a dimostrare bilanci solidi, mentre le valutazioni sono molto interessanti rispetto a settori più ciclici. Inoltre, anche il settore bancario e finanziario è molto interessante. Le banche, a causa dei rigorosi requisiti normativi, sono già in buona salute e vantano buoni margini e una solida capitalizzazione. In effetti, la redditività degli istituti bancari dovrebbe continuare a essere sostenuta dall'aumento delle commissioni sulla raccolta degli asset.

I flussi nel credito europeo sono stati molto sostenuti, poiché la ricerca di rendimento non mostra segnali di allentamento. Inoltre, con le obbligazioni investment grade europee che offrono rendimenti tra il 3% e il 3,5% circa e l’high yield intorno al 5%, prevediamo che questa tendenza continuerà anche nel 2026, poiché l'attrattiva degli strumenti monetari e dei mercati monetari sarà probabilmente inferiore.

Fondamentalmente, i mercati obbligazionari europei offrono livelli di reddito discreti e la domanda dovrebbe aumentare mentre gli investitori cercano di assicurarsi rendimenti attraenti. La qualità creditizia degli emittenti europei rimane in buona salute, il che dovrebbe contribuire a proteggerli da un potenziale rallentamento economico. Tuttavia, alla luce delle numerose incertezze macroeconomiche sulla crescita, sui disavanzi pubblici, sull'inflazione e sulla politica monetaria, riteniamo che in futuro sarà essenziale che gli investitori adottino un approccio flessibile e agile alla selezione degli attivi affrontando il clima attuale.


A cura di AXA IM. Michael Graham, Head of US High Yield, e Jack Stephenson, US Fixed Income Investment Specialist

Per quasi tre anni, l'economia statunitense ha sfidato le aspettative di una recessione e ha continuato a sovraperformare le altre economie dei mercati sviluppati.

Per l'high yield statunitense, nonostante gli episodi di volatilità legati ai tassi d'interesse, alle banche regionali e ai dazi, questo periodo è stato definito da solidi rendimenti degli investimenti che riflettono la solidità dei fondamentali, i default molto bassi e un'abbondante offerta di capitali agli emittenti a supporto di una solidità tecnica in tutta la finanza con leva.

Riflettendo questo contesto favorevole, gli spread hanno continuato a restringersi, inducendo a chiedersi quanto spazio effettivamente vi sia per una gestione nel 2026. Vale la pena ricordare che, sebbene gli spread appaiano bassi in un dato contesto storico, lo sono molto meno se corretti per l'attuale composizione del mercato high yield statunitense. Gli attuali livelli di spread sono sostenuti da una percentuale quasi record di rating BB, una percentuale vicina al minimo storico del rating CCC,, una percentuale record di obbligazioni garantite (35%) e un record di bassa duration e spread bid/ask minimi (ossia una migliore liquidità).1

Grafico 1: composizione del mercato obbligazionario high yield statunitense per i rating selezionati

Dati al 30 settembre 2025. Fonte: Bank of America, HY Research

  • Bank of America, settembre 2025

Tuttavia, l'abbondante offerta di capitali ha determinato un aumento della leva finanziaria aziendale in alcune aree dell'universo del leveraged finance globale, in particolare nella parte inferiore dello spettro del credito nei mercati dei prestiti sindacati e del debito privato. Di recente, vi è stata una grande attenzione su alcuni importanti casi di default e timori degli investitori per il rischio di contagio nei mercati del credito. Sebbene ci aspettiamo che il tema legato alla gestione delle passività rimanga prevalente nel 2026, i default complessivi nel mercato high yield dovrebbero rimanere modestie continueranno probabilmente a essere guidati da storie di credito idiosincratiche. In questo contesto, potrebbe essere giustificato un approccio attivo e disciplinato all'investimento nei mercati con qualità creditizia più bassa.

Nonostante l'incertezza macroeconomica, ci aspettiamo che gli spread high yield rimangano in un intervallo relativamente ristretto, sostenuti dalla continua domanda degli investitori che cercano rendimenti, focalizzati sul potenziale di rendimento totale offerto a fronte del calo dei tassi di liquidità. Riteniamo che i titoli a bassa duration rimarranno interessanti data la capacità di mitigare la volatilità dei tassi d'interesse e degli spread, offrendo al contempo l'accesso alla parte più liquida del mercato. Per gli investitori alla ricerca di rendimenti totali più elevati nel segmento high yield statunitense, qualsiasi debolezza del mercato come quella che abbiamo osservato ad aprile 2025, potrebbe offrire opportunità di acquisto potenzialmente interessanti in relazione ai rischi ad esse connessi.

Per beneficiare dell'intera gamma di opportunità, nel 2026 gli investitori potrebbero voler considerare un approccio flessibile e mirato all'investimento nel mercato high yield, sfruttando i suoi vantaggi di diversificazione unici per integrare un'asset allocation complessiva.

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