Monito della Banca mondiale sulla crescita economica globale; l’inflazione USA accelera
Fatti salienti
In un nuovo rapporto, la Banca mondiale ha avvertito che l’economia globale si avvia a conseguire la performance quinquennale peggiore degli ultimi 30 anni, in parte a causa dei più elevati costi di finanziamento. L’espansione del commercio dovrebbe attestarsi alla metà del valore medio nel decennio precedente la pandemia, mentre la crescita economica dovrebbe rallentare dal 2,6% dello scorso anno al 2,4% nel 2024. AXA IM prevede una cifra del 2,8%. Tuttavia, la Banca mondiale ha osservato che l’economia globale è ancora in una posizione migliore rispetto a un anno fa, poiché il rischio di una recessione è diminuito, sebbene le tensioni geopolitiche restino una minaccia. Ha inoltre precisato che, se i governi agiscono ora per incrementare gli investimenti e rafforzare i quadri di politica fiscale, è possibile realizzare una trasformazione.
Notizie dal mondo
A dicembre l’inflazione annuale statunitense è aumentata più del previsto al 3,4% dal 3,1% del mese precedente, il primo rialzo da agosto. Gli analisti anticipavano un’ascesa dei prezzi pari al 3,2%. L’inflazione core, dalla quale sono esclusi i costi di generi alimentari ed energia, è salita al 3,9%, in calo dal 4,0% di novembre ma comunque superiore al 3,8% stimato dal consenso. I dati potrebbero avere un impatto sulla tempistica dei tagli dei tassi. Alla riunione di dicembre, i funzionari della Federal Reserve hanno segnalato che potrebbe essere necessario mantenere i tassi su alti livelli fino a quando l’inflazione non “convergerà chiaramente e in maniera duratura” verso l’obiettivo del 2%. Nel frattempo, in Cina persiste la deflazione, con l’indice dei prezzi al consumo in declino del -0,3% su base annua.
Il numero sotto i riflettori: 6,4%
A novembre il tasso di disoccupazione dell’eurozona ha eguagliato il suo minimo storico, denotando un mercato del lavoro nella regione più resiliente del previsto. La disoccupazione è diminuita dal 6,5% di ottobre al 6,4% di novembre, tornando al livello osservato lo scorso giugno. Sebbene migliore rispetto alle attese del mercato di un tasso invariato, il dato si inserisce in un contesto di crescita debole. Nel terzo trimestre (T3) del 2023 l’economia dell’eurozona si è infatti contratta dello 0,1%. Il calo della disoccupazione potrebbe accrescere le pressioni salariali, intensificando i timori per l’inflazione della Banca centrale europea, intenta a valutare la data alla quale iniziare i tagli dei tassi d’interesse.
La parola della settimana: Rete globale Lighthouse
Un gruppo di produttori che utilizzano le nuove tecnologie per trasformare fabbriche, catene del valore e modelli di business. Istituita dal Forum economico mondiale, la rete mira a stimolare la collaborazione tra i leader di settore e incrementare la produttività, privilegiando al contempo la sostenibilità. A dicembre sono stati annunciati 21 nuovi membri, con il totale che è salito a 153. Nel frattempo, il servizio dell’Unione europea per i cambiamenti climatici ha confermato che il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre, con un riscaldamento complessivo di 1,48°C rispetto alla media preindustriale a lungo termine. L’aumento è innanzitutto imputabile ai cambiamenti climatici causati dall’uomo e da un fenomeno meteorologico El Niño persistentemente intenso.
Prossimamente
Lunedì giungeranno la crescita del PIL tedesco per l’intero 2023 e la produzione industriale dell’eurozona per il mese di novembre. Lo stesso giorno, negli Stati Uniti si svolgerà il caucus dell’Iowa, l’evento che segna l’inizio delle primarie repubblicane e di fatto della corsa presidenziale, la quale si concluderà il 5 novembre. Martedì il Regno Unito pubblicherà il tasso di disoccupazione di novembre e il Canada svelerà i dati sull’inflazione; l’eurozona e il Regno Unito seguiranno mercoledì con le rispettive statistiche. Sempre mercoledì, è in programma l’espansione del PIL cinese per il T4. Il Giappone comunicherà venerdì il tasso d’inflazione di dicembre. Inoltre, questa settimana, da lunedì a venerdì, si terrà a Davos l’incontro annuale del Forum economico mondiale, con i partecipanti che si riuniranno per discutere di importanti sfide globali nell’ambito del tema “Ricostruire la fiducia”.
Ulteriori approfondimenti e considerazioni sono disponibili sul sito di AXA IM Investment Institute
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