La Fed evoca tassi elevati ancora; l’inflazione dell’eurozona accelera
Fatti salienti
La Federal Reserve potrebbe allentare quest’anno la politica monetaria, ma ha avvertito che i tassi d’interesse potrebbero restare elevati “per qualche tempo” fino a quando l’inflazione non scenderà ulteriormente. Stando al verbale della riunione di dicembre, i decisori politici hanno concordato che il percorso della politica monetaria “dipenderà dall’evoluzione dell’economia” e non hanno escluso futuri rialzi dei tassi. Mentre la reazione dei mercati al verbale è stata contenuta, nel 2023 si sono osservati rendimenti superiori alle attese; l’indice MSCI World NR è salito del 24%, il S&P 500 ha guadagnato il 26%, dividendi compresi, e il Nasdaq, listino con un peso significativo del settore tecnologico, è avanzato del 45%.1
Notizie dal mondo
A dicembre l’inflazione annuale dell’eurozona è aumentata al 2,9% rispetto al 2,4% di novembre; tuttavia, secondo una stima flash ufficiale la componente core, dalla quale sono esclusi energia, generi alimentari, alcolici e tabacco, è diminuita dal 3,6% al 3,4%. Inoltre, l’attività manifatturiera dell’eurozona si è contratta a dicembre per il 18° mese consecutivo. L’indice dei direttori agli acquisti (PMI) definitivo per il settore manifatturiero ha esibito un leggero incremento dal 44,2 di novembre al 44,4 di dicembre; una cifra inferiore a 50 denota una contrazione. A dicembre il PMI composito della regione è rimasto stabile a 47,6, segnalando un calo moderato ma costante dell’attività economica.
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Il numero sotto i riflettori: due miliardi
Il 2024 sarà un anno intenso sul fronte politico a livello globale, con oltre due miliardi di persone che si recheranno alle urne, gran parte delle quali in India, dove si terranno le elezioni ad aprile e maggio. Nel corso dell’anno i mercati emergenti saranno complessivamente il teatro di 19 tornate elettorali, tra le quali spiccano quelle di Taiwan, Sudafrica e Messico. Anche nel Regno Unito è molto probabile che assisteremo alle elezioni generali più avanti nel 2024, ma le più importanti per tutto il mondo saranno verosimilmente le presidenziali statunitensi del 5 novembre.
La parola della settimana: Turbina galleggiante
Una turbina eolica offshore montata su una struttura galleggiante che le consente di generare energia elettrica a distanze dalla costa non raggiungibili dalle turbine fisse. Gli operatori del settore ritengono che le turbine galleggianti potrebbero rappresentare oltre la metà dell’obiettivo britannico per la generazione di energia eolica offshore entro il 2050. Inoltre, secondo lo specialista di politiche climatiche Carbon Brief, nel 2023 la quantità di elettricità britannica generata da combustibili fossili è diminuita del 22% su base annua. Le turbine galleggianti possono essere una potenziale tecnologia chiave nella transizione verde e contribuire alla sostituzione dei combustibili fossili con le energie rinnovabili.
Prossimamente
Lunedì giungeranno molteplici indagini dell’eurozona per il mese di dicembre, tra cui gli indici del sentiment economico, industriale e della fiducia dei consumatori. Martedì l’eurozona annuncerà inoltre il tasso di disoccupazione di novembre. Gli Stati Uniti pubblicheranno giovedì l’inflazione di dicembre, mentre la Cina seguirà con i suoi dati venerdì. Sempre venerdì il Regno Unito comunicherà la crescita del PIL di novembre.
Ulteriori approfondimenti e considerazioni sono disponibili sul sito di AXA IM Investment Institute
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