
Investimenti: come gestire le perdite?
- 20 Giugno 2025 (5 min di lettura)
Introduzione
Negli ultimi dieci anni, un periodo relativamente breve nella storia degli investimenti, si sono susseguiti numerosi eventi in grado di scuotere il mercato. Tuttavia, il mercato mostra anche una sorprendente capacità di ripresa e rialzo, spesso in tempi brevi.
I mercati sono resilienti nel lungo termine
Guerre, crisi politiche e turbolenze economiche non hanno impedito ai mercati di mantenere la loro resilienza. Nel lungo periodo, chi ha tenuto i propri investimenti ha potuto recuperare le perdite e veder crescere il valore del suo portafoglio.

Fonte: Morningstar, dati dal 31 dicembre 1989 al 31 marzo 2025, in dollari USA, ricalcolati a 1.000. La performance conseguita in passato non garantisce rendimenti futuri.
Nel tempo, il "mercato" (a fini rappresentativi usiamo l'indice S&P 500 statunitense, il più grande e più liquido del mercato azionario) ha dimostrato di sapersi scrollare di dosso timori che all'epoca sembravano insormontabili.
È importante ricordare che liquidando una posizione a un prezzo inferiore a quello di acquisto, gli investitori subiscono perdite irrecuperabili. Non potranno partecipare a un successivo recupero della quotazione a meno che la posizione non venga sostituita con un'altra acquistata a un prezzo più alto, il che potrebbe incidere negativamente sui rendimenti dei loro titoli e portafogli.
Principi fondamentali di investimento
La volatilità azionaria è normale
E non è necessariamente "negativa". Gli acquisti effettuati durante le "correzioni" di mercati e titoli possono fornire interessanti punti di ingresso e sostenere la performance a lungo termine quando si materializza la ripresa.
Investire con successo non è facile
Vi sono molti fattori che influenzano il prezzo dei titoli e il sentiment, tra cui fattori macroeconomici come la geopolitica e le condizioni economiche, nonché i cambiamenti settoriali e azionari e il flusso di notizie. Gli sviluppi normativi a livello sovranazionale o nazionale possono spesso avere un impatto significativo sul comportamento degli investitori. Va ricordato che investire con successo è un impegno a lungo termine e può essere difficile; se fosse facile, tutti sarebbero ricchi.
Investire a lungo termine
Si considera a lungo termine un investimento detenuto per un minimo di cinque anni, ma preferibilmente per un periodo molto più lungo, ad esempio fino alla pensione. Storicamente, i mercati azionari crescono nel tempo, ma questo non significa che tutti i titoli cresceranno o sovraperformeranno di conseguenza. La diversificazione, o la distribuzione del patrimonio tra diversi settori, aree geografiche e industrie, può contribuire a compensare alcuni dei rischi imprevisti associati agli investimenti sui mercati azionari. Considerare l'investimento come una maratona anziché uno sprint aiuta a evitare decisioni a breve termine impulsive dettate dalle emozioni del momento.
Bias comportamentale
L'avversione alle perdite è uno stato psicologico per cui gli investitori sono influenzati maggiormente dalle perdite che dai guadagni. Si tratta di un perfezionamento dell'istinto di "lotta o fuga" che si è evoluto sin dagli albori dell'umanità, quando compiere una mossa sbagliata avrebbe potuto rivelarsi fatale. Una transazione in perdita oggi non metterà a rischio la vita di nessuno, ma in molti casi l'istinto di un investitore sarà quello di affrontare il problema creato, piuttosto che concentrarsi sulla possibilità di una ripresa a lungo termine.
Rimanere investiti o cercare di anticipare il mercato
Non dovrebbe sorprendere ma, oltre al fatto che investire è difficile, secondo diversi studi cercare di anticipare il mercato conservando liquidità o aspettando una correzione prima di acquistare può sottoperformare significativamente una strategia "buy and hold".
Una ricerca su quasi un secolo di dati di mercato statunitensi fino al 2011 ha mostrato come un periodo di detenzione di 20 anni non abbia mai prodotto un rendimento negativo1 . Più di recente, lo studio annuale sui rendimenti "Mind the Gap" di Morningstar ha rivelato che gli investitori hanno guadagnato in media un solido 6,3% all'anno su ogni dollaro investito in fondi comuni ed ETF nei dieci anni precedenti il 2023. Nello stesso periodo, tale rendimento è stato dell'1,1% annuo inferiore al rendimento totale della media dei fondi, ipotizzando un acquisto forfettario iniziale. Tale divario è dovuto ad acquisti e vendite poco tempestivi.
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Il potere di rimanere investiti
I giorni migliori del mercato spesso seguono quelli peggiori. Conservando gli investimenti durante i periodi di volatilità, gli investitori possono rimanere posizionati per sfruttare la ripresa, mentre chi non riesce a rientrare nel mercato al momento giusto può non coglierne tutti i benefici.
Il grafico seguente illustra la differenza tra gli investitori nell'indice MSCI All Country World (ACWI) che sono rimasti completamente investiti nell'ultimo decennio e quelli che non lo hanno fatto: perdere anche solo pochi giorni con i migliori rendimenti può avere un impatto significativo sui rendimenti finali.
Valore di un investimento ipotetico di $ 1.000 - 2015-2024

Fonte: Capital Group, RIMES, MSCI al 31 dicembre 2024. Il valore presuppone un investimento di $ 1.000 il 1° gennaio 2015 nell'indice MSCI ACWI, con dividendi netti reinvestiti. La performance conseguita in passato non garantisce rendimenti futuri.
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