Le azioni alle prese con nuovi episodi di volatilità; la Cina in testa nelle emissioni di green bond
Fatti salienti
La settimana si è rivelata volatile per i mercati azionari, sullo sfondo di timori legati alle valutazioni delle società tecnologiche e di un rapporto deludente sull’occupazione statunitense. Un sondaggio condotto dalla società di ricollocamento professionale Challenger, Gray & Christmas ha reso noto che lo scorso mese i datori di lavoro hanno soppresso 153.074 impieghi rispetto ai 55.597 di ottobre 2024. I mercati hanno inoltre prestato particolare attenzione alla disputa legale sulla legittimità dei dazi imposti dal presidente americano Donald Trump. Nel corso della settimana, fino alla chiusura di giovedì, l’indice S&P 500 e il Nasdaq, a forte trazione tecnologica, sono diminuiti rispettivamente del -1% e -2%, mentre il MSCI AC Asia è rimasto invariato e il MSCI Europe ha ceduto il -1%. Tuttavia, da inizio anno la performance dei titoli tecnologici resta saldamente in territorio positivo, con il Nasdaq in rialzo del 20%*.
* Fonte: FactSet, in dollari USA. Dati al 6 novembre 2025
Notizie dal mondo
A ottobre l’attività economica dell’eurozona è cresciuta al ritmo più sostenuto da maggio 2023, grazie alla maggiore domanda registrata dai fornitori di servizi. L’indice dei direttori agli acquisti (PMI) composito della regione, che copre sia l’attività manifatturiera sia quella dei servizi, è salito dal 51,2 di settembre al 52,5; un valore superiore a 50 denota un’espansione. Il PMI composito statunitense è passato da 53,9 a 54,6, trainato da un’accelerazione dei nuovi ordini, mentre quello giapponese è aumentato leggermente da 51,3 a 51,5, con la crescita più lenta nei servizi compensata da un calo meno marcato della produzione industriale. Altrove, come previsto, la Banca d’Inghilterra ha mantenuto i tassi d’interesse al 4%.
Il numero sotto i riflettori: $ 70,3 miliardi
Guardando i calcoli del Financial Times (FT) basati sui dati di LSEG, quest’anno la Cina ha emesso green bond per un valore record di $ 70,3 miliardi, superando per la prima volta i suoi omologhi occidentali. La seconda economia mondiale ha rappresentato oltre il 17% delle emissioni globali di green bond, rispetto al 3% degli Stati Uniti, stando a quanto riportato dal Financial Times. I green bond sono strumenti di debito i cui proventi vengono utilizzati per finanziare progetti sostenibili dal punto di vista ambientale. La Cina è leader mondiale nel settore dell’energia idroelettrica, dello stoccaggio e trasmissione di energia rinnovabile e delle infrastrutture per l’idrogeno verde, e mira a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060.
La parola della settimana
Terre rare: un gruppo di 17 elementi fondamentali per la produzione di molte tecnologie moderne, tra cui smartphone, laser, veicoli elettrici e persino farmaci per la cura del cancro. Sono inoltre difficili e costosi da estrarre. La Cina è il principale produttore mondiale di terre rare, diventate un fattore chiave nelle tensioni in corso con gli Stati Uniti. Pechino ha recentemente inasprito i controlli sulle esportazioni di terre rare, accettando però di rinviare di un anno l’entrata in vigore delle modifiche, mentre la scorsa settimana l’Unione europea ha annunciato di aver raggiunto un accordo in materia con la Cina.
Prossimamente
Lunedì inizierà in Brasile la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP30, durante la quale i leader mondiali cercheranno di rafforzare le misure contro il riscaldamento globale. Martedì il Regno Unito comunicherà il tasso di disoccupazione e la Germania pubblicherà l’indice ZEW Economic Sentiment. Il Regno Unito svelerà giovedì i dati sulla crescita del PIL per il terzo trimestre (T3), dopo il +0,3% fatto segnare nel T2. L’eurozona seguirà venerdì con le sue statistiche sulla crescita del PIL per il T3; nel T2 l’economia della regione ha registrato un’espansione dello 0,1%. Sempre venerdì la Cina diffonderà le cifre della produzione industriale e della disoccupazione.
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