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La Fed e la BoJ hanno lasciato i tassi invariati; la Fed ha ridotto le previsioni economiche per gli USA

23 Giugno 2025 (5 min di lettura)

Fatti salienti

La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse al 4,25%-4,50% per la quarta riunione consecutiva, vista la persistente cautela mostrata dai decisori politici. I funzionari hanno votato all’unanimità per mantenere i tassi invariati, confermando però le previsioni di due tagli più avanti nel corso dell’anno. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che l’istituto attenderà “di saperne di più sull’andamento dell’economia” prima di valutare eventuali adeguamenti di politica monetaria. Attualmente la Fed prevede che l’economia statunitense crescerà dell’1,4% quest’anno, in calo rispetto alla precedente stima dell’1,7%, mentre l’inflazione, misurata dalla spesa per i consumi personali (PCE), dovrebbe salire dal 2,7% al 3,0% per il dispiegarsi dell’effetto dei dazi.

Notizie dal mondo

I decisori politici della Bank of Japan hanno votato all’unanimità per mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento (0,50%), evidenziando come non vi sia ancora chiarezza circa l’impatto dei dazi statunitensi sui mercati finanziari e sull’economia nazionale. AXA IM continua a prevedere un aumento dei tassi di 25 punti base quest’anno e a seguire nessuna variazione nel 2026. L’inflazione complessiva del Giappone è scesa dal 3,6% di aprile al 3,5% a maggio, nonostante l’inflazione di fondo, che esclude i prodotti alimentari freschi, sia salita dal 3,5% al 3,7%, il massimo da gennaio 2023. Altrove, anche la Bank of England ha deciso di mantenere invariati i tassi al 4,25%.

Il numero sotto i riflettori: 1,9%

L’inflazione annuale dell’eurozona è stata confermata all’1,9% per maggio, un dato in calo rispetto al 2,2% di aprile e inferiore all’obiettivo del 2% della Banca centrale europea per la prima volta da settembre 2024. Il netto rallentamento dell’inflazione dei servizi, dal 4% al 3,2%, ha contribuito in parte al calo. Nel frattempo, l’inflazione di fondo, che esclude energia, alimentari, alcolici e tabacco, è scesa dal 2,7% al 2,3%, il minimo da ottobre 2021. Gli economisti prevedono che a luglio la BCE manterrà invariati i tassi di interesse.

La parola della settimana

Effetto rossetto: il cosiddetto effetto rossetto viene spesso utilizzato come barometro del comportamento dei consumatori nei periodi di incertezza economica e finanziaria. McKinsey & Company lo ha definito come “il fenomeno per cui i consumatori continuano a spendere per articoli di lusso di modesto valore, come il rossetto, anche in periodi di rallentamento economico”. La società di consulenza prevede che il mercato del beauty globale, pari a 450 miliardi di USD, crescerà del 5% l’anno fino al 2030, rallentando rispetto alla crescita annua del 7% registrata tra il 2022 e il 2024. McKinsey & Company ha osservato che l’incertezza geopolitica ed economica, la saturazione del mercato e l’evoluzione delle preferenze dei consumatori imporranno ai leader del settore di “sviluppare una nuova strategia di crescita”.

Prossimamente

Lunedì saranno pubblicati diversi indici compositi dei direttori agli acquisti, compresi dati relativi a eurozona, Stati Uniti, Regno Unito e Giappone. Martedì saranno resi noti gli ultimi dati sull’inflazione del Canada e l’indice Ifo Business Climate tedesco. Mercoledì, con la pubblicazione della Sintesi delle opinioni, la BoJ comunicherà ai mercati le sue ultime previsioni economiche. Giovedì verrà annunciata la stima definitiva del PIL statunitense per il primo trimestre, mentre i dati definitivi sulla crescita del primo trimestre del Regno Unito saranno pubblicati venerdì. Sempre venerdì saranno resi noti diversi indicatori dell’eurozona, tra cui gli ultimi dati sul sentiment industriale ed economico.

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