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Il FMI rivede al ribasso le previsioni sulla crescita globale; l’oro raggiunge un nuovo massimo

28 Aprile 2025 (5 min di lettura)

Fatti salienti

Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha rivisto nettamente al ribasso le sue previsioni sulla crescita economica globale, alla luce delle persistenti incertezze e tensioni legate ai dazi commerciali. L’organizzazione anticipa ora una crescita del 2,8% nel 2025 e del 3% nel 2026, in calo rispetto alle stime del 3,3% per entrambi gli anni formulate a gennaio. I dati si avvicinano alle previsioni di AXA IM, anch’esse abbassate al 2,5% per il 2025 e al 2,4% per il 2026, rispetto ai precedenti 3,2% e 2,9%. Gli Stati Uniti hanno subito la riduzione più significativa tra i Paesi sviluppati in termini di crescita nel 2025, con il FMI che ora segnala un’espansione dell’1,8%, inferiore al precedente valore atteso del 2,7%.

Notizie dal mondo

Guardando all’indice flash dei direttori agli acquisti (PMI) dell’eurozona, ad aprile l’attività economica nella regione si è rivelata stagnante, frenata dalla contrazione dei nuovi ordini e dalla minore fiducia nelle prospettive per il prossimo anno. L’indicatore composito, che comprende le cifre relative al settore manifatturiero e a quello dei servizi, è scivolato dal 50,9 di marzo a 50,1, appena sopra la soglia di 50 che denota un’espansione. Altrove, il PMI composito statunitense è diminuito da 53,5 a 51,2, un minimo da 16 mesi, penalizzato dall’incertezza che circonda l’economia e i dazi. Il PMI composito giapponese è tornato a crescere, da 48,9 a 51,1, sostenuto da una ripresa nel settore nazionale dei servizi.

Il numero sotto i riflettori: $ 3.500

La scorsa settimana il prezzo dell’oro ha superato per la prima volta quota $ 3.500 l’oncia, poiché la costante volatilità sui mercati azionari ha indotto gli investitori a cercare riparo dalle turbolenze. Le azioni statunitensi sono calate all’inizio della scorsa settimana, quando Donald Trump ha criticato il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, accentuando i timori sull’autonomia della banca centrale. In seguito, sono però risalite dopo che Trump ha precisato di non avere “alcuna intenzione di licenziare” Powell. Il prezzo spot dell’oro è aumentato bruscamente dai $ 2.623 l’oncia di inizio anno, oltrepassando per la prima volta la soglia di $ 3.000 a marzo, sospinto dalle inquietudini per le guerre commerciali e dalle paure di possibili recessioni. Tuttavia, il tono più conciliante assunto dall’amministrazione statunitense negli ultimi giorni ha determinato una flessione dai massimi raggiunti.

La parola della settimana:

Giornata della Terra: celebrata ogni anno il 22 aprile, mira a promuovere la consapevolezza della crisi climatica e incoraggiare le iniziative volte a salvaguardare il pianeta. Lanciata inizialmente nel 1970, l’edizione di quest’anno è dedicata al tema “Il nostro potere, il nostro pianeta” e invita le persone di tutto il mondo a unirsi per sostenere le energie rinnovabili e chiedere che, entro il 2030, la produzione di elettricità pulita sia triplicata, sfruttando l’energia solare, eolica, idroelettrica, mareomotrice e geotermica. Secondo EarthDay.Org, il gruppo promotore dell’iniziativa, l’energia pulita e accessibile contribuirà anche a stimolare la crescita economica, creare posti di lavoro e migliorare la salute, oltre a preservare la biodiversità e proteggere gli ecosistemi.

Prossimamente

Lunedì si terranno le elezioni in Canada. Martedì giungeranno numerosi indici sul sentiment dell’eurozona. Gli Stati Uniti e l’eurozona pubblicheranno mercoledì le stime sulla crescita del PIL per il primo trimestre. La Banca del Giappone si riunirà giovedì per deliberare sulla politica monetaria: alla riunione di marzo i decisori politici hanno mantenuto i tassi d’interesse allo 0,5%, il livello più alto dal 2008. Venerdì saranno pubblicati i dati preliminari sull’inflazione dell’eurozona e le statistiche sull’occupazione statunitense.

Ulteriori approfondimenti e considerazioni sono disponibili sul sito di AXA IM Investment Institute

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