L’inflazione rallenta negli USA; nell’Eurozona le previsioni del PIL per il 2025 sono state riviste al ribasso
Fatti salienti
Negli Stati Uniti l’inflazione annua è scesa al 3,4% ad aprile dal 3,5% di marzo, spingendo i titoli statunitensi verso nuovi massimi. L’inflazione core, che non considera i prezzi di alimentari ed energia, ha rallentato al 3,6% dal 3,8%, il minimo da aprile 2021. La notizia ha spinto sia lo S&P 500 che il Nasdaq a toccare nuovi massimi, mentre il Dow Jones ha superato per la prima volta quota 40.000 nel corso delle contrattazioni intraday di giovedì. Il rallentamento dell’inflazione ha infatti alimentato le speranze di un avvio del taglio dei tassi da parte della Fed nel corso dell’anno. Continuiamo a prevedere che la Fed diminuirà i tassi a settembre e dicembre.
Notizie dal mondo
La Commissione europea attualmente stima che l’inflazione dell’Eurozona scenderà più rapidamente delle attese, mentre il tasso di crescita economica del 2025 sarà probabilmente anch’esso inferiore a quanto anticipato in precedenza. La Commissione europea prevede che l’inflazione scenderà dal 5,4% del 2023 al 2,5% quest’anno, con un calo più pronunciato rispetto al 2,7% atteso a febbraio, e al 2,1% nel 2025, rispetto alla precedente stima del 2,2%. La Commissione europea continua a prevedere una crescita del PIL dell’Eurozona pari allo 0,8% per il 2024, mentre ha rivisto al ribasso il dato per il 2025 stimando un 1,4% rispetto all’1,5%. Ci aspettiamo una crescita dello 0,3% quest’anno e dello 0,8% nel 2025. Nel frattempo, da una seconda stima ufficiale del PIL del primo trimestre è emerso che l’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,3%, mentre il tasso d’inflazione annua si è attestato al 2,4% ad aprile, stabile rispetto a marzo e in calo rispetto al 7,0% di un anno fa.
Il numero sotto i riflettori: -2,0%
Nel primo trimestre l’economia giapponese si è contratta del 2,0% su base annua, più del previsto e in netta inversione di tendenza rispetto al risultato stazionario del quarto trimestre rivisto al ribasso (da una crescita dello 0,4%). La debolezza dello yen, sceso di recente ai minimi da 34 anni rispetto al dollaro USA, ha frenato la spesa di consumatori e imprese. La spesa in conto capitale è scesa dello 0,8% su base trimestrale nel primo trimestre, mentre i consumi privati, che rappresentano più della metà del PIL, sono scesi dello 0,7%, quando invece gli analisti si aspettavano un calo dello 0,2%. L’aumento dei salari e i tagli alle imposte sul reddito dovrebbero stimolare i consumi nei prossimi trimestri, ma i dati potrebbero indurre la Banca del Giappone a non inasprire ulteriormente la politica monetaria dopo l’aumento dei tassi di interesse operato a marzo.
La parola della settimana: GPT-4o
Mentre l’intelligenza artificiale (IA) continua a progredire, il produttore di ChatGPT, OpenAI, ha annunciato il lancio di un nuovo modello (GPT-4o) che dovrebbe essere in grado di sostenere conversazioni realistiche e tradurre in tempo reale. Nel frattempo, in occasione di un evento in Svizzera, la Direttrice Generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha affermato che l’IA potrebbe portare un “enorme aumento della produttività, se ben gestita”. Ha aggiunto, tuttavia, che potrebbe portare anche più disinformazione e maggiore disuguaglianza nella società.
Prossimamente
Martedì il Canada pubblicherà i suoi ultimi dati sull’inflazione, mentre mercoledì e venerdì seguiranno il Regno Unito e il Giappone con i rispettivi aggiornamenti sull’inflazione. Mercoledì la Fed pubblicherà i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria, mentre giovedì saranno comunicati gli indici flash dei direttori agli acquisti relativi al mese di maggio per Giappone, Eurozona, Stati Uniti e Regno Unito. Venerdì la Germania pubblicherà il suo tasso di crescita del PIL del primo trimestre.
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