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La crescita del commercio dovrebbe raddoppiare nel 2024; dalla Banca d’Inghilterra arrivano segnali di tagli dei tassi

  • 13 Maggio 2024 (3 min di lettura)

Fatti salienti

Secondo un rapporto del Financial Times, la combinazione di solidità dell’economia statunitense e rallentamento dell’inflazione potrebbe far più che raddoppiare la crescita del commercio globale nel 2024, che rimarrebbe comunque inferiore ai livelli pre-pandemia. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) prevede che il commercio globale aumenterà del 2,3% quest’anno e del 3,3% nel 2025, rispetto alla crescita dell’1% registrata nel 2023. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, tuttavia, i volumi degli scambi sono cresciuti a un tasso annuo medio del 4,2% tra il 2006 e il 2015. Nel contempo, ad aprile le importazioni cinesi hanno superato le attese, impennandosi dell’8,4% su base annua, mentre le esportazioni sono cresciute dell’1,5%, dopo che entrambe erano diminuite su base annua a marzo. 


Notizie dal mondo

La Banca d’Inghilterra ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%, ma il governatore Andrew Bailey ha dichiarato che il costo del denaro potrebbe scendere più rapidamente di quanto il mercato non si aspetti attualmente. Bailey ha giudicato “probabile” un allentamento nei prossimi trimestri, “forse addirittura più di quanto scontino i tassi di mercato attualmente”. Sette membri del Comitato di politica monetaria hanno votato per mantenere i tassi invariati, mentre due avrebbero preferito un taglio di 25 punti base. AXA IM prevede tre tagli da 25 pb quest’anno, con ogni probabilità a partire da giugno. Le speranze di un taglio dei tassi hanno contribuito a spingere al rialzo i mercati, tra cui il FTSE 100 e lo Stoxx 600 europeo, portandoli ai massimi storici. Nel mentre, il PIL del Regno Unito è cresciuto dello 0,6% nel 1° trimestre, uscendo dalla recessione.

Il numero sotto i riflettori: 52,5

La crescita del settore dei servizi in Cina ha subito una lieve flessione ad aprile, ma è rimasta comunque solida consentendo di registrare il 16° mese consecutivo di espansione. Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/S&P Global è sceso a quota 52,5 dal 52,7 di marzo (un dato superiore a 50 indica espansione). Il settore è stato sostenuto in parte da un’accelerazione dei nuovi ordinativi all’esportazione, aumentati alla velocità maggiore degli ultimi 10 mesi. Tuttavia, il ritmo di crescita si è leggermente smorzato, in parte per l’aumento dei costi. Il PMI composito, che combina sia il settore dei servizi che quello manifatturiero, è aumentato al ritmo più veloce registrato in quasi un anno, passando a quota 52,8 in aprile dal 52,7 di marzo.


La parola della settimana: Global Electricity Review

Un rapporto annuale del think tank Ember che analizza i cambiamenti nella produzione globale di energia elettrica e le possibili implicazioni per le fonti energetiche e le emissioni nel prossimo futuro. Secondo l’ultimo rapporto, le fonti rinnovabili hanno generato il 30% dell’elettricità globale nel 2023, un dato record frutto dell’imponente aumento dell’energia solare ed eolica. Un’altra analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) ha rilevato che la spesa per la produzione di energia solare fotovoltaica è più che raddoppiata lo scorso anno, mentre gli investimenti nella produzione di batterie sono aumentati di circa il 60%. Di conseguenza, l’AIE ritiene che la capacità di produzione di moduli fotovoltaici sia in linea con il fabbisogno stimato per il 2030 in base al suo scenario di emissioni nette zero.

Prossimamente

Martedì verranno comunicati i dati sulla disoccupazione di marzo del Regno Unito e verrà pubblicato anche l’ultimo indice ZEW Economic Sentiment dell’Eurozona, che riflette le attese sulle prospettive economiche a sei mesi della regione. Mercoledì l’Eurozona pubblicherà i dati sull’occupazione e sulla crescita del PIL nel 1° trimestre, mentre gli Stati Uniti annunceranno i dati sull’inflazione di aprile. Giovedì il Giappone pubblicherà i dati sulla crescita del PIL del 1° trimestre, mentre venerdì l’Eurozona comunicherà gli ultimi dati sull’inflazione.

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