Azionario: mercati data dependent, rassicurati da miglioramento eurozona
Un mese a due facce
Durante le prime due settimane, i dati sull'attività economica e sull'inflazione negli Stati Uniti hanno portato ad un movimento al rialzo dei tassi a lungo termine, con il tasso americano a 10 anni salito al 4,68%, vicino ai livelli più alti raggiunti lo scorso ottobre. Quando gli investitori hanno capito che la Federal Reserve (Fed) non avrebbe fatto tanti tagli quanti inizialmente si attendevano, sono cominciate le prese di profitto, soprattutto sui titoli più cercati negli ultimi mesi. I mercati, infatti, all'inizio dell'anno contavano ancora su cinque/sei tagli dei tassi da parte della Fed, mentre ora si aspettano solo uno o due tagli entro la fine del 2024.
Nella seconda parte del mese, tuttavia, gli indici azionari europei hanno recuperato, spinti da pubblicazioni trimestrali generalmente rassicuranti e da segnali di ripresa dell'attività nell’eurozona, dove la crescita del Pil è aumentata dello 0,3% nel primo trimestre, a seguito di due trimestri di contrazione.
Male la tecnologia, bene l’energia
I mercati europei dunque hanno festeggiato le buone notizie sull’economia dell’eurozona dopo una prima fase in cui ha prevalso il nervosismo.
Nel corso del mese, il DJ Eurostoxx dividendi reinvestiti è sceso dell’1,85%. A pesare maggiormente su questa performance sono stati i settori tecnologico e dei beni di consumo di lusso, a seguito dell’aumento dei tassi a lungo termine negli Stati Uniti.
Al contrario, il settore energetico ha registrato una forte crescita, trainata dai prezzi del petrolio che si mantengono elevati.
Performance positiva grazie alla selezione titoli
In questo contesto, il nostro Fondo AXA WF Italy Equity ha archiviato una performance positiva, facendo meglio del mercato. Il Ftse Italia All Share NT infatti è sceso dell'1,67% nel corso del mese. I settori della tecnologia e dei beni di consumo di lusso anche a Piazza Affari sono stati i principali driver del calo, a seguito dell’aumento dei tassi a lungo termine americani, mentre hanno ben performato i titoli del settore energetico, spinti dai prezzi del greggio al barile. Le small e mid cap, particolarmente sensibili alla pressione sui tassi, sono tornate in calo, come l'indice Star che ha perso il 2,70%.
Il nostro Fondo è riuscito a mettere a segno un progresso contenuto, pari allo 0,32% sulla Classe d’Azioni A EUR1 , soprattutto grazie alla selezione di titoli come BPER, Intesa, Banco BPM, Erg, Prysmian, A2A, Finecobank, Prada, CY4Gate, Enel, Diasorin o anche Tecma. Tutti questi titoli hanno registrato rialzi, dall'1% di Enel a quasi il 12% di BPER e il Fondo ne ha tratto vantaggio.
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Evoluzione mercati dipende dai dati e dalla politica monetaria
Chiuso il capitolo delle pubblicazioni trimestrali dei risultati societari, nelle prossime settimane i mercati azionari dovrebbero evolversi in base ai dati macroeconomici e alle conseguenze attese sui cambiamenti delle politiche monetarie.
Dopo i dati macro sulla crescita e sull’inflazione statunitensi, a maggio la Fed ha lasciato i tassi invariati e ha segnalato che potrebbe prendere altro tempo.
Quanto alla Banca centrale europea (Bce), contrariamente alle aspettative di analisti e mercati a inizio anno, ogni decisione è stata rimandata al meeting di giugno e non è escluso che anch’essa possa adottare un approccio più attendista.
In questa fase, se effettivamente sembra delinearsi una lieve ripresa nell’eurozona, essa appare comunque fragile in un contesto ancora molto incerto sia a livello politico che geopolitico, con l'avvicinarsi dei numerosi appuntamenti elettorali (in primis le presidenziali americane a novembre) e con le diverse guerre ancora in atto.
Con una valutazione vicina ai livelli medi di lungo termine, sembra più importante che mai mantenere una buona diversificazione all’interno del portafoglio. E come sempre, rimaniamo fedeli alla nostra strategia d’investimento, concentrandoci su società che uniscono capacità di aggiustamento dei prezzi, visibilità e/o prospettive di crescita attraverso l'esposizione a temi di lungo termine, nonché una solida struttura finanziaria.
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