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Non solo "green": è boom per "social" e "sustainability" bonds

  • 09 Settembre 2021 (5 min di lettura)

Il successo dei green bonds ha portato sui mercati altri prodotti obbligazionari ispirati alla sostenibilità. I social e sustainability bonds hanno bruciato le tappe e, complice la pandemia Covid-19, hanno avuto un ritmo di crescita che li porta oggi a insidiare il "primato" dei già affermati green bonds.

I green bonds, le obbligazioni "verdi" finalizzate a raccogliere risorse da destinare a progetti con un impatto positivo sull'ambiente, sono stati i primi prodotti finanziari a integrare principi e criteri di sostenibilità nel mercato obbligazionario. Sulla scia del loro successo sono nati altri prodotti obbligazionari simili, in cui però le considerazioni legate alla sostenibilità sono prioritariamente connesse ad aspetti sociali: sono i social e sustainability bonds, che si sono rapidamente imposti all'attenzione degli investitori.

Principi e linee guida

Sebbene il loro arrivo sul mercato sia recente, per i social e sustainability bonds esistono già principi e linee guida di riferimento a livello internazionale. Sono quelli elaborati da ICMA-International Capital Markets Association: si tratta dei Social Bond Principles e delle Sustainability Bond Guidelines, che hanno affiancato i già esistenti Green Bond Principles.

In Europa, interviene sulla materia anche la proposta di un Green Bond Standard inserita nel Piano d'azione europeo sulla Finanza sostenibile, comunque allineata agli standard internazionali. Di green, social e sustainable bonds si parla diffusamente, facendo riferimento ai suddetti principi e linee guida internazionali, anche sul sito di Borsa Italiana, che a partire dal 2017 ha dedicato a questi prodotti uno specifico segmento di mercato.

Fra i settori e attività per i quali i social e sustainability bonds raccolgono risorse vi sono ad esempio: edilizia a prezzi accessibili, accesso alla cure medico-sanitarie e in generale ai servizi essenziali (educazione, servizi bancari e finanziari di base), sicurezza alimentare, inclusione socio-economica.

Una crescita inarrestabile

A colpire è soprattutto la crescita esponenziale registrata dai social e sustainability bonds negli ultimissimi anni, come evidenziato da una recente analisi condotta da AXA Investment Managers 1 , presentata in un webinar promosso insieme al Forum per la Finanza Sostenibile.

Nei primi cinque mesi del 2021, infatti, le emissioni di social e sustainability bonds hanno complessivamente rappresentato oltre la metà (53%, per un valore di 361 miliardi di dollari) delle nuove emissioni sul mercato dei bond sostenibili, che comprende cioè anche i green bonds. In termini di volume cumulato di emissioni, oggi i social bonds e i sustainability bonds rappresentano rispettivamente il 21% e il 15% del totale (che ammonta a 1,3 trilioni di dollari). L'anno della svolta è stato il 2020, dove con ogni probabilità l'impatto dello scoppio della pandemia Covid-19 si è rivelato decisivo: se nel 2019 le nuove emissioni di social e sustainability bonds erano state 50, nel 2020 sono arrivate a 205. E nei primi cinque mesi del 2021 hanno già toccato quota 193.

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Fonte: Social e Sustainability Bonds: prospettive di crescita, AXA Investment Managers, Luglio 2021

Sfide e opportunità

I numeri legittimano la fiducia degli investitori nello sviluppo del mercato dei social e sustainability bonds. Tuttavia nei prossimi anni questi prodotti saranno chiamati ad affrontare anche sfide importanti, com'è destino per i mercati in rapida espansione. Fra quelle principali vi sono ad esempio il necessario aumento della diversificazione nella tipologia degli emittenti e nelle caratteristiche dei prodotti, insieme alla ricerca di una maggiore condivisione per quanto riguarda gli indicatori di performance sociale da utilizzare.

D'altro canto, vi sono anche elementi che potrebbero accrescere ulteriormente l'attrattività di questi prodotti: la maggiore trasparenza che verrà con ogni probabilità loro imposta da una regolamentazione sempre più stringente; la sempre più diffusa consapevolezza che l'integrazione di fattori sociali e di sostenibilità non penalizza la possibilità di ottenere buoni rendimenti, specie nel lungo periodo; il contributo che questi prodotti potranno offrire alla "giusta transizione" del modello di sviluppo, attenta agli aspetti sociali oltre che ambientali.

“Il mercato dei social bonds e dei sustainability bonds cinque anni fa non esisteva - commenta Lorenzo Randazzo, Senior Institutional Sales Manager di AXA Investment Managers - ma offre già opportunità d'investimento interessanti”. Si tratta quindi, continua Randazzo, di “un mercato da continuare a osservare con grande attenzione, specie nella prospettiva dei progetti da finanziare per la ripresa post-pandemia, sia attraverso strategie specificamente dedicate, sia inserendo questi strumenti in portafogli tradizionali”.

 

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