Investment Institute
Tecnologia

La rivoluzione digitale traina il turismo e in Italia è boom di prenotazioni

  • 13 Giugno 2023 (3 min di lettura)

Il turismo globale è ripartito alla grande dopo la pandemia, spinto dalla digitalizzazione del settore che ha reso tutto più semplice e rapido. Anche per l’estate 2023 si prevede un boom di viaggi e prenotazioni, in barba all’inflazione e alla crisi del costo della vita. Ma il mercato è controllato da pochi giganti.

Per il turismo italiano il 2023 sarà un anno da boom, in crescita di oltre il 12% rispetto al 2022 (che già era stato un anno scoppiettante, nonostante inflazione e venti di crisi). Secondo le previsioni dell'istituto Demoskopika, quest’anno arriveranno oltre 127 milioni di turisti per un totale di oltre 442 milioni di pernottamenti, il valore più alto di sempre. Questa avanzata del turismo, salvo sorprese, avrà un effetto traino sulla spesa del settore che, in valore assoluto, potrebbe sfiorare la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata del 22,8% rispetto al 2022.

La voglia di tornare a viaggiare dopo i lockdown continua a riempire aerei e spiagge, ma il futuro si prevede ancora più roseo. Il World Travel & Tourist Council stima che nel prossimo decennio solo in Europa il settore sarà in grado di creare otto milioni di nuovi posti di lavoro, grazie a una crescita media annua del 3,3% del giro d’affari che porterà quest’industria a un valore di 1,73 trilioni di euro.

 

Il fattore digitale

Un fattore determinante, alla base di questo boom, oltre all’esplosione della domanda di viaggi dopo le restrizioni e le incertezze di due anni di pandemia, è senz’altro la digitalizzazione del settore, spinto da siti web, app e social network.

Il turismo è stato uno dei settori pionieri del digitale, con la vendita online dei primi biglietti aerei e delle camere d’albergo a metà anni Novanta, il periodo eroico in cui vennero fondati futuri protagonisti del mercato come Booking, Expedia e Priceline. Già prima della pandemia l’industria del turismo era a trazione digitale, sia per la raccolta di informazioni che per gli acquisti. Il Covid ha portato a un ulteriore salto di qualità, conferendo ai colossi del settore un peso simile a quello di Facebook per i social o di Google per i motori di ricerca.

 

L’avvento delle grandi OTA

Ma facciamo un passo indietro. La seconda pelle digitale del settore turistico è nata quasi trent’anni fa, all’epoca della bolla internet, quando un manipolo di pionieristiche startup ha iniziato a riscrivere il tradizionale modello di business, già rivoluzionato dalla liberalizzazione dei cieli europei e dal conseguente decollo delle compagnie aeree low cost.

Il settore oggi è dominato da poche grandi OTA, Online Travel Agency, gli “imbuti” dove si concentrano le vendite: l’olandese Booking (poi acquistata dall’americana Priceline) e la statunitense Expedia (nata come divisione di Microsoft), ovvero i due colossi del settore alberghi, ma anche la più giovane AirBnb per gli affitti brevi e la cinese Trip.com, entrata tra le big mondiali dopo l’acquisizione di Skyscanner. Un oligopolio di giganti del tech che ha cambiato volto al settore, riscrivendo completamente la logica dei canali distributivi e costringendo attori tradizionali - come hotel e agenzie di viaggi - a ripensare da capo a piedi il loro business.

Qualche numero: ormai oltre il 40% del settore turistico mondiale è controllato dalle OTA, con più del 90% dei viaggiatori che si informano e acquistano sul web. E ben il 95% degli acquisti digitali passa attraverso pochi grandi gruppi, con i loro grappoli di società e siti della filiera integrata (che vanno dal noleggio auto alle assicurazioni e alle gite organizzate).

 

Image

Fonte: Statista

 

Vantaggi e svantaggi delle OTA

Ma quali sono i pro e i contro dell’oligopolio digitale del turismo? Innanzitutto, è molto difficile per nuovi attori inserirsi nel mercato: le grandi OTA dominano la domanda, grazie a enormi investimenti in marketing e advertising digitale (nel 2018 Booking ed Expedia assieme spesero oltre 10 miliardi di dollari in pubblicità, cifra superiore al Pil del Kosovo), ma controllano anche l’offerta, in virtù di legami consolidati con migliaia di strutture di ospitalità.

Quest’oligopolio di intermediazione, con le sue barriere all’ingresso, ha attirato l’attenzione della Commissione Ue. Bruxelles ha dato vita al “Digital Markets Act”, approvato di recente dal Parlamento europeo, che introduce norme più stringenti proprio per regolamentare il mercato digitale nel nome della protezione dei consumatori e della concorrenza tra piccole e grandi imprese. E tra i “gatekeeper”, ossia i grandi social network e marketplace da arginare, potrebbe finire anche il campione europeo Booking.

Bisogna però ammettere che, grazie al digitale e alle OTA, i consumatori oggi possono ottenere sistemazioni a un rapporto qualità-prezzo spesso migliore di quando internet non esisteva. Per gli hotel, invece, il rapporto con i colossi del web è agrodolce. Da una parte, è vero che marketplace come Booking o Expedia rappresentano una fonte regolare di prenotazioni senza grandi sforzi da parte delle strutture di accoglienza. E’ però anche vero che tutto questo avviene a caro prezzo, con commissioni che arrivano fino al 30% del valore della prenotazione. Non solo: il potere di questi intermediari digitali sta portando gli hotel a perdere il controllo della relazione con i clienti e del loro stesso brand, ormai in mano ai colossi turistici del web.

Ti potrebbe interessare

Tecnologia

Nuove tecnologie: le vendite in livestreaming faranno boom

  • A cura di AXA Investment Managers
  • 19 Marzo 2024 (5 min di lettura)
Tecnologia

L’adozione dell’IA spinge il settore tecnologico in Borsa

  • A cura di Chris Iggo
  • 27 Febbraio 2024 (5 min di lettura)
Tecnologia

Tecnologia: dalle miniere agli smartphone, i rischi per i diritti umani

  • A cura di AXA Investment Managers
  • 23 Febbraio 2024 (7 min di lettura)

    Disclaimer

    Prima dell’investimento in qualsiasi fondo gestito o promosso da AXA Investment Managers o dalle società ad essa affiliate, si prega di consultare il Prospetto e il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID). Tali documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere consultati - per i fondi commercializzati in Italia - in qualsiasi momento, gratuitamente, sul sito internet www.axa-im.it e possono essere ottenuti gratuitamente, su richiesta, presso la sede di AXA Investment Managers. Il Prospetto è disponibile in lingua italiana e in lingua inglese. Il KID è disponibile nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Maggiori informazioni sulla politica dei reclami di AXA IM sono al seguente link: https://www.axa-im.it/avvertenze-legali/gestione-reclami. La sintesi dei diritti dell'investitore in inglese è disponibile sul sito web di AXA IM https://www.axa-im.com/important-information/summary-investor-rights.

    I contenuti pubblicati nel presente sito internet hanno finalità informativa e non vanno intesi come ricerca in materia di investimenti o analisi su strumenti finanziari ai sensi della Direttiva MiFID II (2014/65/UE), raccomandazione, offerta o sollecitazione all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di strumenti finanziari o alla partecipazione a strategie commerciali da parte di AXA Investment Managers o di società ad essa affiliate, né la raccomandazione di una specifica strategia d'investimento o una raccomandazione personalizzata all'acquisto o alla vendita di titoli. L’investimento in qualsiasi fondo gestito o promosso da AXA Investment Managers o dalle società ad essa affiliate è accettato soltanto se proveniente da investitori che siano in possesso dei requisiti richiesti ai sensi del prospetto informativo in vigore e della relativa documentazione di offerta.

    Il presente sito contiene informazioni parziali e le stime, le previsioni e i pareri qui espressi possono essere interpretati soggettivamente. Le informazioni fornite all’interno del presente sito non tengono conto degli obiettivi d’investimento individuali, della situazione finanziaria o di particolari bisogni del singolo utente. Qualsiasi opinione espressa nel presente sito internet non è una dichiarazione di fatto e non costituisce una consulenza di investimento. Le previsioni, le proiezioni o gli obiettivi sono solo indicativi e non sono garantiti in alcun modo. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono variare, sia in aumento che in diminuzione, e gli investitori potrebbero non recuperare l’importo originariamente investito.

    Ancorché AXA Investment Managers impieghi ogni ragionevole sforzo per far sì che le informazioni contenute nel presente sito internet siano aggiornate ed accurate alla data di pubblicazione, non viene rilasciata alcuna garanzia in ordine all’accuratezza, affidabilità o completezza delle informazioni ivi fornite. AXA Investment Managers declina espressamente ogni responsabilità in ordine ad eventuali perdite derivanti, direttamente od indirettamente, dall’utilizzo, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, delle informazioni e dei dati presenti sul sito.

    AXA Investment Managers non è responsabile dell’accuratezza dei contenuti di altri siti internet eventualmente collegati a questo sito. L’esistenza di un collegamento ad un altro sito non implica approvazione da parte di AXA Investment Managers delle informazioni ivi fornite. Il contenuto del presente sito, ivi inclusi i dati, le informazioni, i grafici, i documenti, le immagini, i loghi e il nome del dominio, è di proprietà esclusiva di AXA Investment Managers e, salvo diversa specificazione, è coperto da copyright e protetto da ogni altra regolamentazione inerente alla proprietà intellettuale. In nessun caso è consentita la copia, riproduzione o diffusione delle informazioni contenute nel presente sito.  

    AXA Investment Managers può decidere di porre fine alle disposizioni adottate per la commercializzazione dei suoi organismi di investimento collettivo in conformità a quanto previsto dall'articolo 93 bis della direttiva 2009/65/CE.

    AXA Investment Managers si riserva il diritto di aggiornare o rivedere il contenuto del presente sito internet senza preavviso.

    A cura di AXA IM Paris – Sede Secondaria Italiana, Corso di Porta Romana, 68 - 20122 - Milano, sito internet www.axa-im.it.

    © 2024 AXA Investment Managers. Tutti i diritti riservati.