Credito europeo: nonostante le turbolenze resta attraente
I mercati sono passati dai timori di una recessione dell'economia americana, a inizio agosto, ad essere rassicurati da un imminente taglio dei tassi, dopo la pubblicazione di dati macro più rassicuranti negli Stati Uniti. La volatilità è diminuita e la prospettiva di una recessione ha lasciato il posto a quella di un atterraggio morbido dell’economia.
Il quadro macro mostra un rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti (USA), risultata poco sopra l’obiettivo del 2% della banca centrale (ad agosto l’inflazione headline è scesa al 2,5% su base annua, anche se quella core, depurata delle componenti cibo ed energia, è leggermente aumentata).
Una recessione porterebbe un allargamento degli spread e non andrebbe a favore del credito. Tuttavia, il credito ha retto molto bene nei momenti di turbolenza di inizio agosto, contenendo le perdite rispetto all’equity.
Aspettando la Fed
In sostanza, sia i dati sull’inflazione, che quelli sull’occupazione hanno rafforzato lo scenario di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed), anche se l’entità del calo rimane oggetto di dibattito.
Nell’atteso discorso di Jackson Hole, infatti, il numero uno della Fed, Jerome Powell, pur confermando le aspettative dei mercati sulla direzione della politica monetaria, ha detto che il timing dei tagli e quanti saranno dipenderà dai dati macro, dal contesto in evoluzione e dal bilanciamento dei rischi.
Noi continuiamo a prevedere due tagli quest’anno e due nel 2025, ma molto dipenderà dalle elezioni americane.
Durante la pausa estiva c’è stato un miglioramento del consensus degli analisti sulle stime di crescita dell’economia americana e una riduzione delle aspettative di riduzione dell’inflazione:
Fonte: AXA IM, Bloomberg.
Intanto, in Eurozona, la Banca centrale europea (Bce) ha tagliato il tasso di riferimento di 0,25 punti (un taglio ampiamente scontato dai mercati) e annunciato una modifica dello spread fisso dei rifinanziamenti per dare impulso all’economia.
Rischi leggermente al rialzo
“Riconosciamo che i rischi sono leggermente al rialzo, tuttavia non consideriamo questi singoli dati come un segnale di un’imminente grave recessione negli Stati Uniti, ma piuttosto come un segnale di un mercato del lavoro più equilibrato”, commenta Boutaina Deixonne, Head of Euro IG & HY Credit di AXA IM.
E aggiunge: “L’ultimo PMI dei servizi ISM pubblicato ha confermato questo quadro. Pertanto, noi e il mercato osserveremo attentamente i prossimi dati sull’occupazione che verranno pubblicati, nonché le prossime riunioni delle banche centrali che probabilmente forniranno chiarezza sulla futura politica monetaria”.
Quindi, conclude Deixonne, “in questa fase il nostro scenario di base prevede ancora un atterraggio morbido”.
Outlook sul credito in euro
L’asset class del credito in euro risente ancora del picco di volatilità, con lo spread dell’indice Euro Investment Grade che ha chiuso il mese d’agosto a 84 pb, sopra il livello di fine luglio. “La liquidità è stagionalmente più bassa in agosto, e questo ha contribuito ad amplificare il movimento degli spread”, sottolinea Deixonne. “Inoltre, la mancanza di acquisti da parte degli assicuratori con il calo dei rendimenti, unita alle aspettative di un mercato primario dinamico, ha pesato sul sentiment”.
“Guardando al futuro, i mercati del credito potrebbero avere difficoltà a ottenere buoni risultati nel breve termine poiché il sentiment continuerà a essere influenzato dal livello elevato previsto di emissioni”, spiega Deixonne.
Secondo il gestore, i timori di un rallentamento sostanziale della crescita statunitense manterranno probabilmente elevata la volatilità.
Infine, “la stagionalità non è eccezionale poiché settembre è stato un mese debole per il reddito fisso. Pur riconoscendo una potenziale volatilità nel brevissimo termine – conclude Deixonne – manteniamo la nostra visione costruttiva sull’asset class.”
Investire nel credito europeo
Il Fondo obbligazionario AXA WF Euro Credit Total Return mira a fornire un portafoglio di qualità, pur essendo in grado di rispondere alle opportunità che si presentano in tutto l'universo del credito in euro. Rappresenta inoltre una buona soluzione per investitori che non vogliono essere legati a un benchmark.
I due motori della strategia sono la duration e la gestione del rischio di credito.
Il Fondo investe in obbligazioni corporate europee Investment Grade e High Yield (con un ampio margine di manovra, fino al 50%), con una gestione flessibile della duration (da -2 a 6 anni). Il rating medio del fondo è BBB, quindi questa soluzione offre meno rischio rispetto a una strategia puramente high yield.
Il grafico mostra la sovraperformance di AXA WF Euro Credit Total Return rispetto al mercato e alla categoria Morningstar EAA Fund EUR flexible Bond*:
Le performance pregresse non costituiscono un indicatore dei risultati futuri.
Performance (netta) dal lancio:
Fonte: AXA IM, Morningstar. Performance netta classe A EUR al 30/06/2024. La classe di azioni è stata lanciata nell’aprile 2015.
* Riferimenti ai ranking o premi non sono indicativi di futuri ranking o premi. © 2024 Morningstar. Tutti I diritti riservati. Le informazioni, I dati, le analisi e le opinioni (“Informazioni”) ivi contenuti (1) includono informazioni proprietarie di Morningstar; (2) non possono essere copiati o ridistribuiti; (3) non costituiscono consulenza agli investimenti; (4) sono divulgati a scopo esclusivamente informativo; (5) non si forniscono garanzie quanto a completezza, correttezza o tempestività; e (6) possono essere tratti da dati pubblicati in date diverse. Morningstar non è responsabile delle decisioni di trading, dei danni o altra perdita correlati alle presenti informazioni o al loro utilizzo. Si prega di verificare tutte le informazioni prima di avvalersene e di non prendere nessuna decisione senza il parere di un consulente finanziario professionista. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono variare, sia in aumento che in diminuzione.
Categoria EEA flexible Bonds EUR: i fondi obbligazionari flessibili in EUR hanno la flessibilità di investire in una vasta gamma di tipologie di obbligazioni e possono presentare significative concentrazioni di rischio. Tali concentrazioni possono includere, a titolo esemplificativo, ampie esposizioni a titoli non-investment grade e una certa esposizione moderata al debito dei mercati emergenti. I fondi sono ottimizzati per gli investitori con sede in EUR; ma possono assumere un'esposizione limitata in valuta estera come parte della loro strategia di investimento. Questi fondi possono anche utilizzare ampiamente i derivati per assumere posizioni di mercato, e a livello di titoli, lunghe e corte; al credito, ai settori, alla valuta o alla sensibilità ai tassi di interesse, anche se ci aspettiamo che rimangano di natura direzionale.
Rischi principali AXA WF Euro Credit Total Return
- Rischio di credito: rischio per cui gli emittenti dei titoli di debito detenuti nel Comparto possano risultare inadempienti verso i propri obblighi o possano subire un declassamento del rating, il che comporterebbe una diminuzione del NAV del Comparto.
- Rischio di liquidità: rischio di livelli bassi di liquidità in determinate condizioni di mercato, che potrebbero costringere il Comparto ad affrontare difficoltà nel valutare, acquistare o vendere tutti/parte dei propri attivi e avere un impatto potenziale sul suo NAV.
- Rischio di controparte: rischio di default (insolvenza, bancarotta) di una delle controparti che comporterebbe un mancato pagamento o una mancata consegna.
- Impatto dell’uso di tecniche, come ad esempio gli strumenti derivati: alcune strategie di gestione comportano rischi specifici, come il rischio di liquidità, il rischio di credito, il rischio di controparte, il rischio di valutazione, il rischio legale, il rischio operativo e i rischi associati agli attivi sottostanti.
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