Le azioni toccano massimi storici; Fed e BCE caute riguardo a un taglio prematuro dei tassi

26 Febbraio 2024 (3 min di lettura)

Fatti salienti

La scorsa settimana i mercati globali hanno guadagnato ulteriore terreno, con i listini statunitensi, europei e giapponesi che hanno raggiunto massimi storici. Giovedì gli indici S&P 500 e Dow Jones Industrial Average hanno entrambi oltrepassato i rispettivi record, con quest’ultimo che ha chiuso per la prima volta sopra 39.000. Anche lo Stoxx 600 europeo ha esibito un nuovo massimo, superando il precedente primato del gennaio 2022, mentre il Nikkei 225, il principale indice del mercato azionario giapponese, si è attestato al livello più alto da 34 anni. I risultati superiori alle attese del produttore di chip statunitense Nvidia hanno alimentato l’ottimismo degli investitori sull’intelligenza artificiale, mentre la debolezza dello yen ha favorito gli esportatori nipponici.

Notizie dal mondo

Come emerge dai verbali delle loro ultime riunioni, la Federal Reserve (Fed) e la Banca centrale europea sono caute riguardo a un taglio prematuro dei tassi d’interesse, poiché l’inflazione continua a preoccupare. I funzionari della Fed non prevedono alcuna riduzione fino a quando non avranno “maggiore fiducia” in un calo duraturo dell’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Tuttavia, hanno notato che nel secondo semestre dello scorso anno l’attività economica è cresciuta a “un ritmo sostenuto” ed è stata accompagnata da una forte disinflazione. Secondo il verbale della riunione di gennaio, i decisori politici della BCE ritenevano che fossero ancora necessarie “continuità, cautela e pazienza”, poiché un taglio dei tassi troppo rapido potrebbe vanificare alcuni dei progressi compiuti nella lotta all’inflazione.

Il numero sotto i riflettori: 3,95%

La scorsa settimana la Cina ha annunciato la riduzione più significativa in assoluto del tasso di riferimento sui mutui, una mossa che potrebbe contribuire a rilanciare il tormentato mercato immobiliare nazionale. Il taglio di 25 punti base al 3,95% del tasso ufficiale per i prestiti quinquennali, il parametro più comune per i mutui, è stato il primo intervento in tal senso dallo scorso giugno e si è rivelato superiore alle attese degli analisti. Su un altro fronte, nel 2023 gli investimenti diretti esteri in Cina sono aumentati al ritmo più contenuto da 30 anni, con una flessione dell’82% circa rispetto al 2022. In merito alle buone notizie, stando a quanto riferito dal governo la spesa per il turismo interno durante il Capodanno lunare è salita a circa ¥ 632,7 miliardi ($ 88 miliardi), in ascesa del 47% rispetto al 2023 e al di sopra dei valori pre-pandemia.

La parola della settimana: Tabella di marcia per la qualità dell’aria

Nel tentativo di conseguire l’obiettivo di inquinamento zero e un ambiente privo di sostanze tossiche entro il 2050, l’Unione europea (UE) ha raggiunto un accordo provvisorio per rafforzare gli standard sulla qualità dell’aria nell’intera regione. La proposta prevede piani a breve e lungo termine e comprende limiti e norme applicabili a una serie di sostanze che causano inquinamento atmosferico, avvicinando l’UE alle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’accordo, che deve ancora essere ratificato formalmente dal Parlamento europeo, invita gli Stati membri a definire una tabella di marcia per la qualità dell’aria se il livello di agenti inquinanti supera il limite prima della scadenza.

Prossimamente

La Banca del Giappone svelerà martedì l’inflazione di gennaio. Mercoledì giungeranno molteplici indagini dell’eurozona, tra cui i più recenti indici relativi al sentiment economico e industriale e alla fiducia dei consumatori. È attesa anche la seconda stima sulla crescita del PIL statunitense per il quarto trimestre. La Germania annuncerà giovedì i dati preliminari sull’inflazione di febbraio, mentre il Canada comunicherà il tasso di crescita del PIL per il quarto trimestre. Venerdì l’eurozona pubblicherà le statistiche flash sull’inflazione di febbraio e sono inoltre in programma gli indici dei direttori agli acquisti di Cina, Giappone, eurozona, Regno Unito e Stati Uniti.

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